Per il secondo anno partecipo, con molto piacere, al contest di Molino Grassi
e del blog NONDISOLOPANE- Impastando s'impara
perché impastare e dare forme al pane e ai dolci ultimamente mi diverte molto
e con queste ottime farine c'è ancora più gusto!
Sono anche felicissima di aver ricevuto la farina "Miracolo qb"
perché mi incuriosiva molto questo grano ritrovato e dal nome così magico.
Ecco cosa ci ha raccontato Valentina
perché mi incuriosiva molto questo grano ritrovato e dal nome così magico.
Ecco cosa ci ha raccontato Valentina
"…un
tempo i contadini selezionavano le varietà di frumento più adatte alle
condizioni climatiche
ed al tipo di terreno della zona in cui vivevano,
perché non potevano avvalersi della chimica
(concimi, fungicidi, pesticidi).
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Poi ci
fu la cosiddetta “rivoluzione verde” iniziata con il genetista italia
Nazareno Strampelli
che intorno agli anni ’20 applicò i principi
dell’ibridazione e della genetica mendeliana
per creare varietà a fusto
breve, resistente alla ruggine (una malattia fungina) ed a maturazione
precoce.
Un approccio innovativo che dalla età del XX secolo portò ad un
aumento vertiginoso
della produzione mondiale creando specie più produttive,
facili da lavorare con le macchine perché
di altezza ridotta (120 cm), capaci
tollerare dosi massicce di fertilizzanti chimici.
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Ma la
natura ha sempre un perchè: i grani alti erano in grado di soffocare le
erbacce,
rendendo superfluo l’uso di diserbanti, mentre l’apparato radicale
più sviluppato permetteva
di assorbire meglio i nutrienti dal terreno.
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Dal
punto di vista del consumatore possiamo dire che il miglioramento ha
comportato in realtà
una perdita per quanto riguarda aromi, sapori,
caratteristiche nutrizionali: la maggior parte degli ibridi
che consumiamo
sotto forma di farina ogni giorno contengono grandi quantità di proteine a
discapito
di oligoelementi e fibre.
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Un
tempo nel frumento le proteine insolubili (per intenderci – gluteina e
gliadina – quelle che
costituiscono il glutine) erano presenti intorno a l
10%, mentre dopo le varie modificazioni oggi
può arrivare fino al 18%,
quantità in grado di scatenare in soggetti sensibili intolleranze ed
allergie.
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La
storia del Grano del Miracolo (Triticum Compositum) ha inizio un bel po’ di
anni fa,
quando il signor Claudio trova nella soffitta della sua casa in una
frazione di Lesignano Bagni
un sacchetto contenente dei chicchi di cereali,
che, senza pensarci su, butta nella letamaia.
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Anche
se di tempo ne era passato parecchio da quando il nonno li aveva conservati,
i chicchi erano ancora vitali, germogliano ed arrivati a maturazione mostrano
caratteristiche
ben diverse dal normale frumento: lo stelo alto 2 m e la
spiga ramificata.
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Una bellissima storia vero?
Per queste Chiocciole e Treccine ho usato la ricetta del Pan Brioche delle sorelle Simili
che chi ama la panificazione conosce bene, ho sostituito però l'acqua con il latte.
Per queste Chiocciole e Treccine ho usato la ricetta del Pan Brioche delle sorelle Simili
che chi ama la panificazione conosce bene, ho sostituito però l'acqua con il latte.
Ingredienti
per il lievitino
75 gr di farina Miracolo qb
45 gr di latte
12 gr di lievito di birra
per l'impasto
175 gr di farina Miracolo qb
25 gr di latte
15 gr di zucchero
1 uovo
50 gr di burro
5 gr di sale
per la farcitura
8 albicocche secche
1 bicchierino di rum
gocce di cioccolato
per spennellare
1 tuorlo d'uovo sbattuto con poco latte
per decorare
granella di zucchero
per spennellare
1 tuorlo d'uovo sbattuto con poco latte
per decorare
granella di zucchero
Preparazione
Sciogliere il lievito nel latte appena tiepido, aggiungere la farina, impastare,
formare una palla e mettere a lievitare in una ciotola coperta con un panno umido
al riparo da correnti ( io in forno spento con la sola luce accesa)
per almeno 40 minuti e comunque fino al raddoppio.
Poco prima che il lievitino sia pronto, iniziare il secondo impasto.
Setacciare la farina unire lo zucchero, il latte, l'uovo, il sale
e, quando saranno abbastanza amalgamati,
aggiungere il burro morbido un pezzetto per volta
(aspettando ad aggiungere altro burro fino a che il composto
non abbia incorporato il precedente) impastare per bene e formare una palla.
Su di un piano leggermente infarinato, stendere il lievitino con le mani formando un rettangolo (1).
Posizionare al centro il secondo impasto (2) e chiudere a pacchetto come si vede in foto (3).
Continuare ad impastare fino a quando i due composti si saranno ben amalgamati
e l'impasto avrà un aspetto omogeneo e liscio.
Posizionare il panetto in un contenitore leggermente unto, coprire con un panno umido,
o con la pellicola alimentare e far lievitare ( io sempre in forno con la luce accesa)
per almeno un'ora e mezza e, anche in questo caso, comunque fino al raddoppio.
Mentre l'impasto riposa, ammollare le albicocche in una ciotola con il rum;
quando si saranno reidratate, scolarle, strizzarle, tamponarle con carta casa e tagliarle a pezzetti.
Prelevare delle porzioni di impasto di circa 45 gr, appiattirle con le mani o con un mattarello,
senza stressare troppo l'impasto, posizionare al centro le albicocche e/o le gocce di cioccolato, formare un cilindretto, infarinandosi leggermente le mani,
e avvolgerlo su se stesso formando cinque chiocciole,
posizionarle su di una teglia ricoperta di carta forno o di un tappetino di silicone.
Per le treccine dividere i 45 gr di impasto in 3 pezzi da 15 gr l'uno;
appiattire e farcire ogni pezzo sempre con le albicocche e il cioccolato,
formare cinque trecce e posizionarle su un'altra teglia.
Mentre si esegue la porzionatura mantenere l'impasto coperto con la pellicola
per evitare che possa seccare.
Coprire le teglie con un panno umido e far lievitare fino al raddoppio
(ci vorrà ancora circa un'ora e mezza).
Spennellare delicatamente le chiocciole e le treccine con l'emulsione di tuorlo e latte,
cospargere con la granella di zucchero e qualche pezzetto di albicocca,
su due chiocciole io ho cosparso un misto di spezie per dolci composto da
cannella, noce moscata, zenzero e chiodi di garofano.
Cuocere i forno preriscaldato a 180°-200° per 15 minuti circa, fino a doratura.
Con questa ricetta partecipo al contest promosso da Molino Grassi
e da Valentina del blog NONDISOLOPANE
:-D
Sciogliere il lievito nel latte appena tiepido, aggiungere la farina, impastare,
formare una palla e mettere a lievitare in una ciotola coperta con un panno umido
al riparo da correnti ( io in forno spento con la sola luce accesa)
per almeno 40 minuti e comunque fino al raddoppio.
Poco prima che il lievitino sia pronto, iniziare il secondo impasto.
Setacciare la farina unire lo zucchero, il latte, l'uovo, il sale
e, quando saranno abbastanza amalgamati,
aggiungere il burro morbido un pezzetto per volta
(aspettando ad aggiungere altro burro fino a che il composto
non abbia incorporato il precedente) impastare per bene e formare una palla.
Su di un piano leggermente infarinato, stendere il lievitino con le mani formando un rettangolo (1).
Posizionare al centro il secondo impasto (2) e chiudere a pacchetto come si vede in foto (3).
Continuare ad impastare fino a quando i due composti si saranno ben amalgamati
e l'impasto avrà un aspetto omogeneo e liscio.
Posizionare il panetto in un contenitore leggermente unto, coprire con un panno umido,
o con la pellicola alimentare e far lievitare ( io sempre in forno con la luce accesa)
per almeno un'ora e mezza e, anche in questo caso, comunque fino al raddoppio.
Mentre l'impasto riposa, ammollare le albicocche in una ciotola con il rum;
quando si saranno reidratate, scolarle, strizzarle, tamponarle con carta casa e tagliarle a pezzetti.
Prelevare delle porzioni di impasto di circa 45 gr, appiattirle con le mani o con un mattarello,
senza stressare troppo l'impasto, posizionare al centro le albicocche e/o le gocce di cioccolato, formare un cilindretto, infarinandosi leggermente le mani,
e avvolgerlo su se stesso formando cinque chiocciole,
posizionarle su di una teglia ricoperta di carta forno o di un tappetino di silicone.
Per le treccine dividere i 45 gr di impasto in 3 pezzi da 15 gr l'uno;
appiattire e farcire ogni pezzo sempre con le albicocche e il cioccolato,
formare cinque trecce e posizionarle su un'altra teglia.
Mentre si esegue la porzionatura mantenere l'impasto coperto con la pellicola
per evitare che possa seccare.
Coprire le teglie con un panno umido e far lievitare fino al raddoppio
(ci vorrà ancora circa un'ora e mezza).
Spennellare delicatamente le chiocciole e le treccine con l'emulsione di tuorlo e latte,
cospargere con la granella di zucchero e qualche pezzetto di albicocca,
su due chiocciole io ho cosparso un misto di spezie per dolci composto da
cannella, noce moscata, zenzero e chiodi di garofano.
Cuocere i forno preriscaldato a 180°-200° per 15 minuti circa, fino a doratura.
Con questa ricetta partecipo al contest promosso da Molino Grassi
e da Valentina del blog NONDISOLOPANE
:-D
bellissime,io sono arrivata tardi,complimenti
RispondiEliminaMolto bella la storia di questa farina miracolosa.
RispondiEliminaLe tue treccine e girelle sono una delizia.
ben lievitate e sembrano gustosissime!!!! Un grande abbraccio cara!
RispondiElimina