Stefania, ma lo sai che questo tuo contest è meno facile di quanto pensassi?
Il tema è libero, è vero, ma proprio per questo è dal 4 che sto pensando a come raccontare me e il mio blog, ma soprattutto quali ricette associare a questi racconti.
Ho deciso quindi di raccontarti per 4 lunedì l'infanzia, l'adolescenza. la giovinezza e la maturità mie e del mio blog e di abbinare ad ognuna di queste fasi una ricetta.
Ho deciso quindi di raccontarti per 4 lunedì l'infanzia, l'adolescenza. la giovinezza e la maturità mie e del mio blog e di abbinare ad ognuna di queste fasi una ricetta.
Allora partiamo dalla mia infanzia.
Questa bambina paffuta, tenuta per mano dalla sorella più grande, la sua Sorella N. 1
ad un certo punto ha cominciato a mangiare poco, causa acetonemia e altri piccoli fastidi infantili.
Eccola qui qualche anno dopo, sempre con la Sorella N. 1 e con la nuova arrivata la Sorella N. 3
(avete notato i vestiti uguali, allora si usa così!)
La bimba divenne così magra che in famiglia era chiamata "biafra" e, ad ogni pasto, la sua mamma ripeteva come un mantra "mangia, mangia, mangia" ma visto che, nonostante tutto non mangiava molto, la mamma le preparava quei pochi piatti che le piacevano: il riso e la pasta in bianco, che all'epoca da noi voleva dire riso o pasta conditi con tanto burro e tanto formaggio Grana e poi questa
Ingredienti per 2 porzioni
1 lt di brodo di carne o vegetale (io vegetale home made, il mio lo trovate qui)
pane raffermo (5-6 fette per ogni piatto)
abbondante formaggio Grana grattugiato
Preparazione
Portare il brodo a bollore, mettere le fette di pane nelle fondine, versarci sopra il brodo bollente e condire con una generosissima manciata di formaggio Grana.
e ora cara Stefania ti racconto come è nato.
11 Maggio 2011 è da qualche mese (8 mesi e 11 giorni) che mi ritrovo con del tempo libero in più, esattamente le 8 ore che impiegavo lavorando (e non sono andata in pensione!).
5 mesi prima, sempre per quel tempo liberò in più, ero entrata a far parte di Facebook che, ammetto la mia ignoranza, allora non riuscivo a capire cosa potesse servire.
Siccome cucinare, e fotografare quello che cucino, mi è sempre piaciuto, creai un album di foto che chiamai "delizie"
Siccome cucinare, e fotografare quello che cucino, mi è sempre piaciuto, creai un album di foto che chiamai "delizie"
Dal 29 Dicembre del 2010 al 3 Maggio 2011 postai 200 foto delle mie preparazioni, all'inizio con semplici descrizioni del piatto, poi cominciai anche a scrivere le ricette, o meglio a descrivere le preparazioni,
a volte senza nemmeno le quantità degli ingredienti!
a volte senza nemmeno le quantità degli ingredienti!
Dal 4 al 9 Maggio creai un'altro album "Delizie 2" altre 26 foto, e nel frattempo scoprii l'esistenza dei blog e dei food-blog in particolare.
L'idea di avere un ricettario on -line, di condividere le ricette e di poter ritrovare le mie ricette con un click, senza dover cercare su foglietti e quadernetti, mi intrigò, ci pensai ancora un paio di giorni, poi mi buttai e nacque così
Le Delizie della Mia Cucina
Per il mio primo post avevo scelto questi tartufi di cioccolato non solo perché mi avevano fruttato un
premio ma anche perché sono buonissimi e facili da fare.
Allora Stefania che dici, ho rispettato le regole?
Io credo di si e perciò con questo lungo post partecipo al tuo contest
Little Sister ci vediamo la settimana prossima per la seconda puntata :-D
premio ma anche perché sono buonissimi e facili da fare.
Allora Stefania che dici, ho rispettato le regole?
Io credo di si e perciò con questo lungo post partecipo al tuo contest
Little Sister ci vediamo la settimana prossima per la seconda puntata :-D
Ma che bel post e che belle sorelline, complimenti cara!!!!!
RispondiEliminaLa ricetta porta anche il mio pensiero all'infanzia :)
Un bacione, buona settimana!!!
le foto sono davvero carine...e la tua ricettina deliziosa!
RispondiEliminabacione
Profumo di casa, profumi di ricordi e sapori genuini... mi ha commosso con questo post carla.. in bocca al lupo per il contest e un caro abbraccio :**
RispondiEliminaChe bel raccontoooooooooooooooooooooooooooo!!!!! E che belle bimbe!!!!!! Mi sembra di vedere una telenovela e quasi mi scappa la lacrimuccia!!!! Mi sento molto mia nonna :D. La panada è simile a un piatto trentino!!! E' buonissimooooooo e....io aspetto la 2 puntata, eh???? TI ADOROOOOOOO <3 <3 <3 (tu e la tua tribù:-))
RispondiEliminaChe carine tu e le tue sorelle! Vi darei un pizzicoto!!! :)
RispondiEliminaE mi mangerei pure questo piatto così buono e semplice! Sai che non lo conoscevo?
Un bacione mia cara!
mi hai fatto sognare con la tua storia, ma come mai tutte noi bambine magroline da piccole poi ci siamo sfogate? a parte scherzi, mi hai colpito nel cuore
RispondiEliminaCiao Carla anche mia mamma usava vestire me e mia sorella più grande con abiti uguali, e la cosa non piaceva molto, ma come dici tu allora si usava così. Conosco anche la ricetta che ci hai proposto, da bambina la mangiavo spesso nella versione veneta, l'unica differenza rispetto alla tua è che veniva usato il formaggio Montasio stravecchio . Quanti ricordi mi hai fatto tornare in mente. Un abbraccio , buona settimana Daniela.
RispondiEliminaciao, dopo aver letto un pò di te e apprezzato questa ricetta e la prima che hai postato mi unisco ai tuoi lettori per non perderti di vista a presto
RispondiEliminaNon conoscevo questo bellissimo e semplice piatto sicuramente della tua tradizione familiare e nemmeno questo curiosissimo contest che vado subito a sbirciare. In bocca al lupo e buon s Martino :)
RispondiEliminaSembra una ricetta semplice.
RispondiEliminaChe post bellissimo Carla! Davvero! Sono senza parole e piena di ammirazione. Quello che scrivi, la ricetta, adoro tutte le minestre con brodo e pane e poi le foto, sono meravigliose. Raccontano tante cose. E' bellissima quella di voi tre sorelle. Un bacione grandissimo!
RispondiEliminama che bella storia me la devo rileggere pian piano e la panada la conosco molto bene si usa anche in Austria e la nonna quando non c'era poco la faceva la chiamava " panadelsuppe" il dado per il brodo e pane vecchio c'era sempre.
RispondiEliminaUn abbraccio e buona settimana.
che carine tutte e tre ! Questo contest promette bene, mi piacciono da matti le storie di voi blogger ! Un bacione...
RispondiEliminaMolto bello il contest di Stefania ci dà la possibilità di conoscerci meglio. Tu e le tue sorelle siete veramente carine e complimenti per la tua ricetta, semplice ma tanto nutriente.
RispondiEliminaMi piace il modo che hai scelto per partecipare al contest di Stefania.
RispondiEliminaLa sorella n.3 è una tua goccia d'acqua di quando era più piccola. Belle tutte e tre le sorelle.
Mi piacciono questi piatti che sanno di calore e che utilizzano ingredienti come il pane raffermo.
Questa ricetta mi porta indietro di più di 30 anni, quando mia nonna la preparava per utilizzare il pane rimasto.
RispondiEliminaDa noi in Veneto si chiama Panà e a differenza della tua ricetta va fatta cuocere molto lentamente per ore in una pentola di terracotta sino a quando il pane si disfa completamente diventando una sorta di purea.
Complimentoni per la vincita carissima!!
RispondiElimina