giovedì 28 febbraio 2013

Torta Salata con Porri e Salva Cremasco

Avevo promesso molte ricette con i porri e poi, sempre per la serie che cucino molto di più di quello che posto, molte sono ancora giacenti nella cartella delle foto e nel mucchio di fogli e foglietti.
Una è proprio questa torta salata datata 6 Novembre 2012, oggi è giunta la sua ora


Ingredienti

2 grossi porri
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
60 gr di formaggio Salva Cremasco DOP
2 fette di prosciutto cotto
olio extra vergine d'oliva
sale e pepe

per la besciamella
40 gr di burro
40 gr di farina bianca 00
500 ml di latte fresco intero
sale, pepe, noce moscata, timo

Preparazione

Preparare la besciamella (la mia la trovate qui) e aromatizzatela con le foglie di un paio di rametti di timo (io fresco). Pulire i porri eliminando le radici e le prime guaine, lavarli e  tagliarli a metà.


Sbollentare i porri in acqua bollente per 5 minuti, raffreddarli in acqua e ghiaccio; tagliare a metà, nel senso della lunghezza, ogni mezzo porro,


rosolarli in una padella con poco olio evo, girandoli con delicatezza per non romperli, salare e pepare.


Tagliare il formaggio salva a dadini.


Inserire la pasta sfoglia (con la sua carta forno) in uno stampo rettangolare (io ho usato quello da plum cake) e bucherellare la pasta con i rebbi di una forchetta.


Versare sulla pasta metà della besciamella al timo ormai intiepidita


coprire con le fette di prosciutto cotto e la metà dei dadini di formaggio.


Versare la restante besciamella, posizionare i porri (come vedete in foto), cospargere con il resto del formaggio e del pepe nero, ripiegare la pasta formando un bordo.




Cuocere in forno, non ventilato, preriscaldato a 180° per 25-30 minuti (io forno elettrico).





Vi ho parlato spesso del Salva Cremasco DOP, che è uno dei mie formaggi preferiti, ma so che al  di fuori della Lombardia non è facile reperirlo, potete sostituirlo con del Quartirolo Lombardo o con del Taleggio non troppo stagionato.
Sono quasi sicura che ce ne sia un'altra di torta salata con i porri e, appena trovo il foglietto, magari ve la posto, voi che dite?  :-D



lunedì 25 febbraio 2013

Le Tagliatelle di Zucca in due versioni

Vi ricordate che che avevo fatto le tagliatelle? No?



Allora andate a vedere qui, intanto io vi mostro come le ho cucinate.
La prima versione


Ingredienti per 2 porzioni

175 gr di tagliatelle di zucca
120 gr di salsiccia
3 carciofi
100 gr di ricotta vaccina
2 spicchi d'aglio in camicia
olio extra vergine d'oliva
prezzemolo
sale e pepe
formaggio Grana grattugiato


Preparazione

In una padella antiaderente far rosolare la salsiccia sgranata con 2 spicchi d'aglio; unire i carciofi tagliati a fettine sottili con un paio di cucchiai di acqua calda e pochissimo olio evo; salare, pepare e cuocere coperto a fiamma bassa, per circa 10 minuti, e comunque fino a quando  i carciofi saranno teneri, togliere gli spicchi d'aglio. Cuocere le tagliatelle in abbondante acqua salata, scolarle al dente, versarle nella padella con i carciofi, aggiungere la ricotta, il prezzemolo, un mestolino di acqua di cottura della pasta,  e amalgamare bene il tutto. Servire con una spolverata di formaggio Grana grattugiato.



La seconda versione


Ingredienti per 2 porzioni

175 gr di tagliatelle di zucca
2 fette di culatello
burro
salvia
pepe
formaggio Grana grattugiato

Preparazione

Lessare le tagliatelle in abbondante acqua salata.
In una paella antiaderente rosolare le fette di culatello senza alcun condimento.


Appena sarà croccante togliere il culatello e tenerlo in caldo; nella stessa padella sciogliere una noce di burro, aggiungere qualche foglia di salvia e far saltare le tagliatelle, servirle con un'abbondate macinata di pepe nero, formaggio Grana grattugiato e la fetta di culatello croccante.




Naturalmente chi non ama la zucca può usare questi condimenti con qualsiasi tipo di pasta, ma il mio consiglio è di usare comunque della pasta fresca all'uovo  :-D

mercoledì 20 febbraio 2013

Cucina Lombarda: Rìŝ, Rave e Erburìn per L'Italia nel piatto

Per il secondo appuntamento con la cucina regionale, abbiamo deciso di scaldarvi con minestre, zuppe ed affini, d'altronde la stagione è quella giusta, il mercato ci offre molte buone verdure, e il clima ancora per un po' ci invoglierà a mangiare piatti belli caldi. Io ho scelto di proporvi questa minestra, che a me scalda non solo il corpo ma anche il cuore perché mi ricorda quella che faceva la nonna Carla


ovvero Riso, Rape e Prezzemolo

Ingredienti per 4 porzioni

200 gr di riso per minestra
3 rape
2 lt di brodo vegetale (o di pollo)
prezzemolo q.b.
formaggio Grana grattugiato e in scaglie

Preparazione

Preparare il brodo vegetale con 2 carote, 2 coste di sedano, 1 cipolla, 1 patata, 1 porro, 5 gambi di prezzemolo, 2 foglie di alloro, sale, pepe, 2 litri d'acqua e far bollire per circa 1 ora; a fine cottura aggiustare di sale e filtrare con un colino.
Lavare, sbucciare e tagliare a fette sottilissime le rape; cuocerle nel brodo per circa 20 minuti.




Aggiungere il riso e lasciar cuocere per altri 15 minuti, senza diminuire il bollore. Cinque minuti prima di togliere dal fuoco aggiungere un abbondante trito di prezzemolo. Servire bollente con un'abbondante spolverata di formaggio Grana grattugiato e grosse scaglie dello stesso formaggio.




Ed ora che ne dite di andare a vedere cosa c'è di buono e di caldo nelle cucine delle altre 19 regioni




Come vi avevo già detto il mese scorso L'Italia nel piatto è anche una pagina Face book. In questo mese abbiamo ricevuto alcune richieste per poter partecipare a questa raccolta di ricette regionali e, siccome la cosa ci ha fatto molto piacere, abbiamo pensato di organizzare un gioco per rendervi partecipi , quindi se siete interessati a giocare con noi andate sulla nostra pagina https://www.facebook.com/LItaliaNelPiatto qui troverete un'esauriente spiegazione su come fare per partecipare. Io ci conto e vi ricordo che il prossimo appuntamento con la cucina Lodigiana e Lombarda è fissata per il 20 Marzo  :-D

lunedì 18 febbraio 2013

I (quasi) Bomboloni rubati ad Artù e a Barbara

Quando ho visto questi cugini dei bomboloni, qui  sul blog di Artù sono andata a vedere subito anche la ricetta originale di Barbara qui (dove vi consiglio di andare a dare un'occhiata dato che io ho fatto qualche modifica), perché a dire il vero proprio l'anno scorso per carnevale avevo fatto qualcosa di simile (buoni ma non mi avevano soddisfatto) e per martedì grasso volevo proprio fare un dolcetto, anzi per essere onesti mi ero ripromessa che quest'anno avrei fatto le frittelle, ma non amo molto friggere, così mi sono subito lasciata convincere e ho fatto bene, guardate che belli


Io ho diviso per 4 le dosi di Barbara e ho ottenuto 10 bomboloni (ma li rifarò a breve dividendo solo per 2, poi vi spiego anche perché) e ho aumentato i tempi di lievitazione. Ecco come ho proceduto:

lunedì pomeriggio alle 18.30

ho fatto il pre-impasto con

125 gr di latte
19 gr di lievito di birra fresco
6 gr di zucchero
150 gr di farina 00

ho sciolto il lievito e lo zucchero nel latte tiepido, ho setacciato la farina nel vaso della planetaria, ho aggiunto il latte con il levito e mescolato con il gancio a bassa velocità per 6 minuti, ho coperto con la pellicola e lasciato lievitare fino alle 20.30.



Alle 20.30 ho aggiunto 

75 gr di zucchero semolato
25 gr di zucchero a velo vanigliato
2 tuorli d'uovo medi
150 gr di farina

ed ho impastato con il gancio a velocità bassa per 6 minuti, ho poi aggiunto 50 gr di burro morbido a pezzetti un po' per volta sempre mescolando, e aggiungendo il burro solo quando il precedente era stato assorbito, e continuato ad impastare per 10 minuti. Ho trasferito l'impasto in una ciotola di ceramica leggermente unta, l'ho coperta con la pellicola e l'ho lasciata lievitare tutta notte a temperatura ambiente.



Martedì mattina verso le 10.30

ho rovesciato l'impasto sulla tappetino infarinato e l'ho diviso in 10 pezzi di circa 65 gr l'uno, li ho appiattiti con le mani e ne ho farciti 5 con pezzetti di cioccolato fondente e gli altri 5 con la crema pasticcera all'arancia che potete trovare qui. La crema deve essere fredda e ben rassodata, meglio se fatta il giorno prima e tenuta in frigorifero fino la momento di farcire i bomboloni.



Chiudere bene ogni bombolone, dargli una bella forma rotonda e posizionarli nella teglia ricoperta di carta forno, ricoprirli con un panno pulito e lasciarli lievitare nel forno spento fino al raddoppio.



Alle 16.00

ho acceso il forno e l'ho portato alla temperatura di 250° (io forno elettrico con funzione statica), ho infornato e cotto per 5 minuti, ho poi abbassato a 220° e cotto per altri 4 minuti. Appena tolti dal forno li ho spennellati con del burro fuso e cosparsi con lo zucchero semolato.



Alle 17.00 è arrivata la Sorella N. 1 e i primi due bomboloni ce li siamo pappati io e lei



Quando è andata a casa 2 bomboloni sono partiti con lei.
Alle 18.30 sono arrivate la Mamma e la Sorella N. 4 e altri 4 bomboloni hanno preso il volo.
Gli ultimi due sono stati il dolce dopo cena per me e per l'Assaggiatore Ufficiale.
Avete capito perché li devo rifare???
Perché all'assaggio manca ancora una sorella, la Sorella N.3 che quando leggerà questo post sicuramente mi chiamerà dicendo " E io!!!"
Tranquilla Cleme sono già programmati per questa settimana!!!


Questi bomboloni sono buonissimi mangiati appena sfornati, ma rimangono buoni e soffici anche da freddi.
Come si vede dalla foto io sono stata un po' scarsa con il ripieno, quindi la prossima volta li riempirò un po' di più. E vi consiglio anche di metterne 5 per volta nella teglia perché cuocendo crescono ancora, i miei si sono attaccati e ho dovuto staccarli tagliandoli con un coltellino.

Monica e Daniela so che state aspettando questa ricetta da un po', mi scuso per il ritardo e, se avete delle domande, chiamate pure.


Nel salutarvi vi ricordo che mercoledì 20 c'è il secondo appuntamento con le ricette regionali
dell'Italia nel piatto, mi raccomando non mancate, io vi aspetto.  :-D

giovedì 14 febbraio 2013

Un cuore d'uovo per 3 ragazze dal cuore d'oro e per...


Sono sicura che la mia amica Yrma verrà a commentare e non vedo l'ora di leggere cosa mi scriverà!!!
Perché? Perché è lei la romantica (se non mi credete andate a vedere qui, ha ben 12 ricette con l'etichetta San Valentino!) ed è lei che di solito posta cuoricini e, se conoscete il suo blog, lo sapete che il suo header è un tripudio di dolci cuori, ma girando per il blog troverete anche un sacco di favolose ricette salate. Lei è una delle 3 ragazze del titolo, è la Y delle MYCS che io spesso chiamo Wonder perché non sta mai ferma un secondo e riesce a fare mille cose.


Artù è la M delle MYCS e, per chi non lo sa, non svelerò il suo vero nome, ma M è la sua vera iniziale.
Nella sua contea di Camelot non ho trovato ricette con l'etichetta San Valentino ma qui trovate una torta con tanti cuoricini, una frolla particolare e una marmellata da favola. Da lei trovate inoltre molti ingredienti Bio, parecchie ricette vegan, molte con le sue adorate erbe spontanee e delle favolose focacce cotte (invidia!!!) nel suo forno a legna.


Stefania la S delle MYCS, la mia little sister, tra le sue Nuvole di farina qui ho trovato 2 dolci per San Valentino, ma sono sicura che se spulciassi tra le sue numerose ricette di dolci troverei sicuramente altri cuoricini. Anche da lei troverete molte ricette salate e anche molte light e sane ma sempre saporite e originali. So che oggi festeggerà con due innamorati, il suo compagno e...il suo ometto, il suo bimbo nato solo 12 giorni fa, l'orgoglio di mamma e papà ma anche delle zie!!!


E buon San Valentino a tutta la mia Tribù, all'Assaggiatore Ufficiale, ai cari amici di sempre e a tutti quelli che oggi passeranno di qui, perché si, San Valentino è la festa degli innamorati, dei fiori e dei cioccolatini, ma anche dell'Amore quello con la A maiuscola.
Quell'invisibile filo che mi lega alla mia Famiglia e ai miei Amici.
I Love You All :-D