lunedì 31 ottobre 2011

Dolcetto o scherzetto Welcome Great Pumpkin


Vi aspetto domani con la Grande Zucca!!!  :-D

La seconda...... Porri (altre 4P)

L'avevo detto che quella di Finocchio era la prima di una lunga serie...

VELLUTATA PORRI, PATATE,PANNA E PANCETTA

Ingredienti

200 gr di porri
150 gr di patate cotte al vapore
100 ml di panna (o latte)
2 mestoli di brodo vegetale
50 gr di pancetta affumicata
olio extra vergine d'oliva
pepe bianco
raspadüra o formaggio grana a scaglie

Preparazione

Cuocere le patate, tagliate a cubetti, al vapore per circa 20 minuti. Lavare molto bene il porro, stufare in padella con poco olio evo e con la metà della panna, coprire con il coperchio e cuocere per 10-15 minuti.
Trasferire i porri in un bicchiere 


aggiungere il resto della panna,


passare con il frullatore ad immersione; unire le patate e frullare fino ad avere una crema omogenea. Mettere la crema in pentola aggiungere il brodo e portare a bollore sempre mescolando. In un padellino anti aderente tostare la pancetta, senza nessun condimento, e scolarla su carta assorbente. Versare la vellutata in due ciotole, condire con olio evo e pepe bianco macinato fresco; guarnire con i dadini di pancetta e un po' di raspadüra oppure delle scaglie di grana.





Vi piace questa vellutata? E la mia ciotola siciliana? Bella vero? E' già in attesa della prossima vellutata e chissà a chi tocca la prossima volta? Buona settimana a tutti  :-D

sabato 29 ottobre 2011

Marmelade de Pamplemousse rosè

Questa ricetta è dedicata alla mia amica Monica (credo e spero che gradirà questa marmellata) che quest'estate sotto il sole di Francia (ecco perché il titolo in francese) mi ha fatto riscoprire il pompelmo rosa come bibita dissetante. E allora per farle ricordare "il nostro amato solleone" stasera le porto questa marmellata che forse è più una composta, non so........ decidete voi, o forse faccio decidere a Monica e poi vi faccio sapere se le è piaciuta!!



Ingredienti

4 pompelmi rosa (circa 900 gr di polpa e bucce)
350 gr di zucchero di canna
1-2 spicchi di mela non sbucciati (se serve)

Preparazione

Sbucciare i pompelmi e tagliare le bucce a strisce sottili. Mettere sul fuoco un padellino con acqua e portare a bollore. Mettere, in una pentola alta, tutte le bucce, versare l'acqua bollente fino a ricoprirle, e cuocere per cinque minuti. Scolarle e ripetere questa operazione per 3 volte. Quindi, mentre le bucce cuociono, ricordatevi di mettere altra acqua nel pentolino per averla sempre calda. Alla fine le bucce si presenteranno così



Mentre cuociono le bucce, pelare al vivo i pompelmi, eliminando tutta la parte bianca (anche le pellicine tra gli spicchi) e togliere i semi. Mettere nella pentola le bucce, la polpa dei pompelmi e lo zucchero.


Cuocere prima a fuoco moderato e poi alzare la fiamma. Come sempre con le marmellate i tempi di cottura variano molto, dopo circa 1 ora la mia marmellata era ancora un po' acquosa


ho quindi aggiunto 2 spicchi di mela lavata e non sbucciata, che contiene un addensante naturale la pectina. Dopo circa un quarto d'ora ho fatto la prova piattino ed ecco il risultato


Versare la marmellata calda, anzi bollente, nei vasetti di vetro, lavati, sterilizzati ed asciugati; chiudere ermeticamente con le capsule (mentre i vasetti si possono riciclare, le capsule è meglio che siano nuove) capovolgere e lasciare raffreddare, coperti con un canovaccio, a temperatura ambiente. Etichettare e riporre in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce. Con queste quantità, di marmellata né venuta poca 2 vasetti (da 0.15 l) e la ciotolina che vedete, quindi sappiatevi regolare.





Mi raccomando non dite niente a Monica perché è una sorpresa!!!   :-D

venerdì 28 ottobre 2011

La prima vellutata della stagione....Finocchio

Stanno impazzando su molti blog, e visto che anch'io ne vado matta ecco la prima di una lunga serie

VELLUTATA DI FINOCCHIO

Ingredienti per 2 persone

2 finocchi (circa 450 gr)
300 gr di patate già cotte al vapore
2 mestoli di brodo vegetale
4 fette di pane del giorno prima
poco pane grattugiato
1 cucchiaino di paprika dolce
olio extra vergine d'oliva
pepe bianco

Preparazione

Lavare, sbucciare e tagliare a dadini 3 o 4 papate medie, metterle nel cestello della vaporiera e cuocere per circa 20 minuti.













Pesarne 300 gr e metterle da parte. Lavare i finocchi, incidere il fondo a croce con un coltello


e cuocere, sempre a vapore per circa 15/20 minuti. Quando i finocchi sono cotti tagliarli a spicchi e, prelevare 4 spicchietti del cuore, la parte più tenera; passarli nel pane grattugiato premendo per far aderire bene e in un padellino con poco olio evo tostare su entrambi i lati, scolare su carta assorbente e tenere da parte (le foto, Carla le foto!!!). Togliere le briciole di pane rimaste nel padellino, aggiungere un altro goccio d'olio evo e tostare le 4 fettine di pane su entrambi i lati appena pronte spolverizzare con il cucchiaino di paprika e anche queste vanno tenute da parte. Tagliare il resto dei finocchi a pezzetti (scartando le parti dure del torsolo), metterli in una pentola con le patate, un mestolo di brodo e passare tutto con il frullatore ad immersione; aggiungere il secondo mestolo di brodo e cuocere, a fuoco dolce, fino al bollore sempre mescolando. Versare la vellutata in due ciotole, cospargere con una generosa macinata di pepe bianco e un filo d'olio evo. Guarnire ogni ciotola con le due fette di pane e i due spicchi di finocchio fritti che avevamo tenuto da parte.





E le patate che sono avanzate? Condire con olio, sale, aceto e prezzemolo (aglio se piace) e avrete quelle che, in dialetto lodigiano, noi chiamiamo "Patate Cùnse" (patate condite). Che ne dite?
E ora vi lascio con un filmato di Bart che in questi giorni ha raggiunto la Bosnia. Buona discesa!!! :-D

P.S. per vedere il filmato della discesa, cliccate sulla parola Bosnia. Qui sotto invece potete vedere il filmato dove Bart ci spiega il suo progetto.



giovedì 27 ottobre 2011

Dolcini e dolcetti


E dopo venerdì, sabato!!! Lapalissiano?? Si lo so! Volevo dire che, dopo la cena di venerdì a casa della mamma, sabato sera altra cena questa volta con gli amici siamo andati alla Antica Trattoria LA MISTA.
E qui apro una piccola parentesi, La Mista non è solo una trattoria ma è anche un locale (credo l'unico in zona) dove si fa musica dal vivo, dove si può andare dopo cena a bere qualcosa (magari mangiando una bruschetta), dove certe persone le puoi trovare lì quasi tutte le sere, insomma La Mista è un po' come Il Bar Mario di Ligabue! E il nostro Mario si chiama Tino. Da 25 anni Cosetta e Tino li  trovate li tutti i giorni (tranne il lunedì) per un pranzo, una cena, uno spuntino o per ascoltare della buona musica in compagnia!! Chiusa la parentesi.
Vi state chiedendo cosa centrano i dolcini e i dolcetti? Sabato sera a cena c'erano anche la mamma e il papà di Larisa (la sposina) che sono venuti dalla Romania, e dopo la loro squisita ospitalità potevo presentarmi a mani vuote? No, certamente no, e allora ecco che cosa ho fatto

I MIEI TARTUFI

LE OVETTE AL COCCO DI EMANUELA

Per queste favolose Ovette al cocco devo ringraziare Emanuela del blog Pane, burro e alici e la ricetta la trovate qui da lei. Per i miei tartufi invece andate a leggere la ricetta qui,  il mio primo post!!!
Ed ora vi lascio con un po' di foto delle due preparazioni, anzi tre preparazioni perché le Ovette sono talmente piaciute (persino l'Assaggiatore Ufficiale, che non ama i dolci, ha gradito molto) che ieri le ho rifatte!!!
I TARTUFI

Sciogliamo il cioccolato a bagno maria

I tartufi pronti per essere passati nello zucchero 

 E ora vanno in frigorifero


Un bel primo piano del tartufo ricoperto di cacao.....
......e di quello ricoperto di zucchero
LE OVETTE DI COCCO

L'impasto di albumi e cocco



Le prime fatte a mano sono un po' "rustiche"


Ricoperte di cioccolato

In attesa di essere impacchettate


La seconda preparazione, proviamo con due cucchiaini.........

............vediamo se mi vengono meglio così
Appena sfornate

Un bel fiorellino!!

Primissimo piano di quelle sfornate ieri in attesa di essere  ricoperte

Le mie non sembrano molto delle ovette (quelle di Emanuela sono molto più belle!!!) ma vi assicuro che sono buonissime. E dopo tutta questa dolcezza...... per domani ho in programma qualcosa di salato :-D

mercoledì 26 ottobre 2011

Terzo e ultimo capitolo, quello dolce!!!

Ed eccoci all'ultimo capitolo della cena di venerdì scorso

TORTA PERE E CIOCCOLATO

Questa torta è una versione, riveduta e corretta, di questo plum cake ma, avendo modificato un po' le dosi, e visto che ho fatto un sacco di foto, si questa volta le ho fatte :)), vi posto di nuovo la ricetta

Ingredienti

300 gr di farina (più 2 cucchiai)
150 gr di zucchero di canna (io Demerara Mauritius)
1 bustina di lievito vanigliato
2 uova
150 gr di yogurt (io Muller Chantilly)
1 pizzico di sale
4 pere kaiser circa 800 gr
70 gr di gocce di cioccolato
1 limone
1/2 cucchiaino di cannella

Preparazione

In una ciotola setacciare la farina con il lievito, unire lo zucchero, lo yogurt, le uova leggermente sbattute, un pizzico di sale e mescolare. Grattugiare la scorza del limone su un piattino e tenere da parte.Sbucciare le pere, per evitare che anneriscano strofinarle con mezzo limone, tagliarle a metà e togliere il torsolo.


Tagliare le pere a dadini,  metterle in una ciotola, aggiungere la scorza del limone, la cannella, le gocce di cioccolato e mescolare. Come sempre ho infarinato il tutto, per evitare di avere tutta la frutta sul fondo della torta, con un paio di cucchiai di farina.


Aggiungere le pere con il cioccolato al composto di uova














Mescolare bene e versare in uno stampo a cerniera da 24 cm rivestito con carta da forno bagnata e strizzata.


Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 1 ora (io forno elettrico non ventilato). Fare la prova stecchino e, come sempre, se esce asciutto è cotta. Lasciare riposare 5 minuti, poi togliere dallo stampo e fare raffreddare completamente su di una gratella, togliere la carta forno, impiattare e cospargere di zucchero a velo.


E qui termina la cena per Lucy. Con questa fetta di torta ringrazio, anche da parte sua, tutte le amiche che nei commenti le hanno fatto gli auguri, e le rinnovo i miei......... AUGURI MAMMA!!!
Vi aspetto tutte qui domani per altri dolcetti, ciao   :-D

martedì 25 ottobre 2011

Capitolo n. 2 La Polenta e L'arrosto

Come dicevo ieri questo può essere un antipasto ma anche un primo

POLENTA PORRI PANCETTA PARMIGIANO

4P, chi mi segue lo sa che ad un certo punto ho persino pensato di cambiare nome al blog perché sfornavo tutte le ricette con la P, e sa anche che ogni tanto (oppure spesso, non so decidete voi) mi dimentico di fotografare il piatto finito :( Succede spesso quando, cucino a casa, e poi finisco la cottura dalla mamma come in questo caso, comunque pronti per questa ricettina veloce? Si? Allora si parte

Ingredienti

1 kg di polenta pronta
2 porri grandi
100 gr di pancetta affumicata a cubetti
70 gr circa di parmigiano grattugiato
2-3 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
100 ml circa di latte
sale e pepe

Preparazione

Lavare molto bene i porri (fare attenzione alla terra), tagliare a rondelle e stufare, in una padella, dolcemente con l'olio evo, coprire con il latte, mettere il coperchio e cuocere per 15 minuti controllando che non si asciughi troppo, se serve unire ancora un poco di latte. Quando sono cotti salare e pepare. Tagliare la polenta a fette (io ho usato quella già pronta per questioni di tempo, ma se volete potete fare la polenta e appena cotta versarla in uno stampo quadrato o rettangolare, livellare bene e quando è fredda tagliarla a fette) e posizionarle in una o due pirofile (io due) che possano andare dal forno in tavola. In un padellino antiaderente, senza condimento, rosolare la pancetta e scolarla su carta assorbente.












Distribuire i porri e la pancetta sulle fette di polenta, spolverizzare con il formaggio e cuocere in forno a 200° per 10 minuti (io forno elettrico ventilato). 


Ma veniamo al pezzo forte della cena

 ARROSTO DI CODINO DI VITELLO AL PEPE VERDE E ROSA

Questo arrosto l'ha cucinato la mamma (o meglio lo ha cucinato di nuovo su esplicita richiesta di Enzo, il marito della Sorella N.3) con una ricetta che le ho passato io e che avevo trovato sulla rivista Cucina Moderna (non ricordo il mese, forse potrebbe essere quello di Febbraio 2011). Naturalmente c'è una modifica (as usual) la rivista prevedeva come taglio il Reale di vitello, noi invece preferiamo il Codino (detto anche Pesce) di vitello. Ed essendo noi una Tribù naturalmente anche le dosi sono da Tribù, quindi vi scrivo le dosi per 6 persone e (a lato in rosso) le nostre dosi, praticamente per 15-16 persone.

Ingredienti

1 Kg di codino di vitello (2,50 Kg)
1 cipolla bionda (3)
1 bicchierino di cognac (2,5 bicchierini di stravecchio)
3 dl di brodo di carne (1 Lt)
1 cucchiaino di pepe verde (2)
1 cucchiaino di pepe rosa (3)
2 dl di panna fresca (4 dl)
6 foglie di salvia (15)
50 gr di burro (125 gr)
farina
olio extravergine d'oliva
sale

Preparazione

Legare la carne, per mantenerla in forma. Tritare finemente la cipolla con la salvia e rosolarle in una casseruola (abbastanza grande da contenere poi anche la carne) con 40 gr di burro e un pizzico di sale per 5 minuti. Infarinare la carne e rosolarla uniformemente, in una padella antiaderente, a fiamma viva con 1 cucchiaio d'olio ed i 10 gr di burro rimasti. Trasferire la carne nella casseruola con il trito, bagnare con il cognac e lasciare evaporare. Versare 1 mestolo di brodo caldo, coprire e cuocere a fuoco basso per 2 ore e mezza. Irrorare ogni tanto con altro brodo sempre ben caldo. Scoperchiare e spolverizzare con il pepe verde e rosa. Proseguire la cottura per altri 30 minuti. Unire la panna e lasciar restringere il sugo. Trasferire la carne sul tagliere, togliere la corda, e lasciar riposare per 3 minuti, avvolta nell'alluminio. Ciò permetterà ai succhi di ridistribuirsi nella carne e alle fibre di ammorbidirsi. Tagliare a fette e servire con la salsa alla panna.
Noi lo abbiamo accompagnato con le buonissime patate al forno di Lucy.




Vi assicuro che è buonissimo e, se non mi credete, chiedetelo a Enzo che............ ha fatto il TRIS!!!!!! :-D